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24/10/2019

Maria, mediatrice perfetta

Con questa devozione si offrono tutte le opere buone a Nostro Signore per le mani della sua santa Madre. Così questa amabile padrona le purifica, abbellisce, presenta e fa accettare dal suo Figlio.

1) Le purifica da ogni macchia di amor proprio e dall’impercettibile attaccamento alla creatura che si insinua insensibilmente nelle migliori azioni. Dal momento che si trova fra le sue mani purissime e feconde, queste stesse mani che non furono mai sterili ed oziose e purificano quanto toccano, tolgono al dono offerto quanto ci può essere di guasto o di imperfetto.
2) Le abbellisce, ornandole dei suoi meriti e virtù. Immaginate un contadino che per cattivarsi la simpatia e la benevolenza del re va dalla regina e le presenta una mela – tutta la sua ricchezza! – perché la offra al re. La regina accetta il povero e piccolo dono del contadino, pone la mela al centro di un grande e bel vassoio d’oro e l’offre così al re a nome del contadino stesso. Avviene che la mela, sebbene non degna di essere presentata a un re, diventa un dono degno di sua Maestà, in considerazione del vassoio d’oro su cui si trova e della persona che la presenta.
3) Le presenta a Gesù Cristo. Maria nulla ritiene per sé di quanto le si offre, quasi fosse lei il fine ultimo, ma tutto trasmette fedelmente a Gesù Cristo. Dare a lei è dare necessariamente a Gesù. Quando viene lodata e glorificata, subito lei loda e glorifica Gesù. Oggi, come un giorno davanti alle lodi di santa Elisabetta, sentendosi lodata e benedetta, canta: «L’anima mia magnifica il Signore».
4) Maria fa accettare queste buone opere da Gesù, per quanto tenue e povero sia il dono offerto a questo Santo dei santi e Re dei re. Quando uno presenta qualche cosa a Gesù, da solo, fidandosi nelle proprie capacità e disposizioni, Gesù esamina il dono e spesso lo respinge per le macchie d’amor proprio di cui è contaminato, come un tempo respinse i sacrifici dei Giudei pieni di volontà propria. Quando, invece, gli si presenta qualcosa per le mani pure e verginali della sua Diletta, lo si prende per il suo lato debole, se è lecito esprimersi così. Allora, egli non considera tanto la cosa che gli viene offerta, quanto la sua amata Madre. Né guarda tanto da dove proviene il dono, quanto colei che glielo presenta. Così Maria, mai respinta e sempre bene accolta dal Figlio, fa accettare dalla sua Maestà tutto quanto gli presenta, piccolo o grande che sia. Basta che Maria presenti qualcosa perché Gesù l’accetti e gradisca. E questo il grande consiglio che san Bernardo dava a quelli e a quelle che guidava verso la perfezione: «Se vuoi offrire qualche cosa a Dio, abbi cura di offrirla per le mani graditissime e degnissime di Maria, a meno che non t’importi di ricevere un rifiuto».

VD (146-149)